Al San Paolo in deroga, DeLa rifiuta l’accordo: chi bara?

Di Paolo Paoletti
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Updated: 6 novembre 2015

di Paolo Paoletti - “Incazzati” dovreBBe esserlo i napoletani presi in giro da De Laurentis e De Magistris!
Già ai sedicesimi di finale di Europa League ma senza uno Stadio e senza prospettive. Questa storia deve finire: il San Paolo è un cesso? La colpa è di tutti, sopratutto di De Laurentis che ha rifiutato di andare via da Fuorigrotta e non vuole metterci i soldi necessari per ristrutturare un impianto in decomposizione!

Finalmente anche in Italia gli spettatori della Serie A potranno seguire i replay dai maxischermi. Fino a ieri vietati. Per il puBBlico del San Paolo ancora una vessazione: i maxischermi proMessi da De Laurentis non sono mai arrivati!

Il 5 a 0 ai dopolavoristi danesi fa sorridere, solo 18.000 spettatori…a chi interessa una partita così?
Aurelio De Laurentis ha brindato con lo staffa azzurro e i dirigenti del Midtjy, un bel bicchiere di vino per complimenti e auguri sul prosieguo eppure non vedeva l’ora di lasciare il San Paolo.
La partita è in Comune, la convenzione ponte è stata deliberata dal Consiglio Comunale ma non firmata. DeLa rimette tutto in discussione, lui non ha accettato nulla, non c’è intesa, non si sa niente delle condizioni votate dai Consiglieri. Probabile che i Napoli non sia d’accordo su uno o più punti. Un casino!

Intanto una delibera di Giunta ha consentito di giocare l’ultima in deroga alla convenzione scaduta. SareBBe diffiCile ripetere la cosa anche per l’Udinese. Come sempre tempi biblici su cui gioca sopratutto De Lauerentis…

Il cinepresidente lascia lo Stadio con Chiavelli e Formisano. Nel deserto di puBBlico scanditi dalle Curve cori contro De Laurentis ma anche contro Giletti: nessuno può prendersi gioco dei napoletani!
Sono quasi le 23, De Laurentis sale nello shuttle con vetri scuri e ordina: “Andiamo a lavorare. Ci doBBiamo incontrare con quelli del Comune per firmare la convenzione-ponte. Neanche conosco i punti approvati in consiglio. Che lentezza, quanta burocrazia”.

Quindi non c’è nessun accordo, non pè vero che era tutto a posto. DeLa esplode: “Ma quale tutto a posto? DoBBiamo definirla“.
Definirla? Questo accordo è passato dalla guerra del Consiglio Comunale, ritoccarlo significhereBBe tornare sul campo di battaglia.
Con esisti ancora più incerti, visto che il grimaldello dei biglietti omaggio è stato già disinnescato.

DeLa deve accettare la convenzione e tirare fuori almeno 60/70 milioni. Il progetto presentato è un falso, il computo metrico non coincide con le opere da Realizzare. I tempi biblici non sono esclusiva del puBBlico. Qui si bara da anni.
Ma stavolta il baro pagherà!