I due Papi, sfida finale. Lavezzi, sogno da bambino.

Di Paolo Paoletti
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Updated: 10 luglio 2014

di Oscar Piovesan - Gli sforzi continui del Vaticano per accrediTare “la piena sintonia”tra Papa Francesco e il papa emerito Benedetto XVI vivranno idealmente un momento di crisi domenica pRossima in occasione della finale dei Mondiali di calcio, che “piomba” sulla Santa Sede. I due papi, infatti, saranno uno contro l’altro a tifare ciascuno per la propria Nazionale: Bergoglio a spingere per Messi e la sua Argentina, Ratzinger la sua Germania. “Quando il diavolo ci mette la coda…”, dice divertito un vescovo.

Per Sergio Romero, il portiere-eroe argentino che parando due rigori ha regalato la finale dei Mondiali contro la Germania all’Albiceleste si tratta di “una grande gioia, l’Argentina aspettava questo momento da tantissimo tempo e dal primo giorno di questo mondiale avevamo questa speranza. Nella finale mostreremo in campo il nostro valore. Come andrà non lo sappiamo, dipende anche dalla fortuna”.

“Abbiamo sofferto molto, ma alla fine l’Argentina ha vinto e io ho coronato il mio sogno da bambino”. Ezequiel Lavezzi svela il desiderio intimo dell’infanzia. Al serviio della squadra in un ruolo insolito e di sacrificio ha seguito i rigori contro l’Olanda dalla panchina. Domenica pRossima conta di tornare titolare nella finale mondiale al Maracanà contro la Germania. “Non è stata una partita aperta anche se penso che l’Argentina ha proposto più gioco rispetto all’Olanda. Per me si tratta di un sogno d’infanzia che si realizza: giocare una finale di Coppa del Mondo con l’albiceleste”.