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L’isterico ADL: Carletto in 4 lingue, l’amarezza di Sarri.
- Updated: 24 maggio 2018
![C_29_fotogallery_1021888__ImageGallery__imageGalleryItem_13_image[1]](http://www.nottesport.it/wp-content/uploads/2018/05/C_29_fotogallery_1021888__ImageGallery__imageGalleryItem_13_image1.jpg)
di Paolo Paoletti - Finalmente qualcuno ha pubblicato ciò che Sarri veramente pensa! Anche perché è già il passato: “Non meritavo di essere liquidato così dal Napoli”.
Le considerazioni sull’ingaggio di Ancelotti partono da qui.
Perché De Laurentis ha ‘liquidato’ Sarri?
‘Incredibilmente’ perché Sarri voleva proprio ciò che ha chiesto Ancelotti: più soldi, top player, una rosa di qualità, la possibilità di vincere!!!
Questo è il primo passaggio-concetto che spiega lo scetticismo sulla ipotesi ventilata da 10 giorni su Carletto.
L’arrivo di Ancelotti è quindi il segnale indiscutibile dell’isteria di De Laurentis passato in 5 anni, dal provincialismo di Mazzarri all’Internazionalizzazione di Benitez, alla restaurazione provinciale di Sarri ed al nuovo respiro interNazionale di Ancelotti al quale negli uffici della Filmauro è stato chiesto un macchiettistico annuncio in italiano, inglese, francese, spagnolo.
Non in tedesco, perché esperienza finita con un licenziamento.
Il curriculum di Ancelotti non si discute, il suo ingaggio era ed è l’unica mossa che poteva opporsi mediaticamente all’addio di Sarri. Quindi un colpo obbligato dalla paura. Il fatto che sia stato concretizzato prima di risolvere il rapporto con Maurizio è il punto interpretativo e Limitante della vicenda che si risolve in una ripicca, uno sfregio, una irriconoscenza per l’ex allenatore azzurro nell’affermazione infantile per cui “il produttore è sempre più importante del regista!”.
I fatti dicono che Sarri non ha creduto alla possibilità di migliorarsi e migliorare ancora il Napoli. Ovvero vincere lo scudetto. Non ha creduto in De Laurentis. Così come era già capitato con Mazzarri e Benitez.
Ancelotti evidentemente ci crede e la sua esperienza porta a ritenere che abbia ricevuto concrete garanzie sulle mosse che toccano ad ADL, il quale si è fatto della collaborazione a peso d’oro di Mendes (della serie gli agenti dei giocatori sono il cancro del calcio… ma solo quando servono gli altri).
Ma anche Benitez non era sprovveduto e scivolò proprio su promesse non mantenute.
Solo il mercato e poi il campo diranno se Ancelotti ha visto giusto.
Solo i fatti dei prossimi 2 mesi diranno se De Laurentis farà ciò che serve per vincere. Ossia comprare Campioni esperti, già pronti all’impresa.
E sufficienti a far fronte al doppio impegno perché se una cosa è certa, Carletto ha un prestigio da difendere e non ama fare brutte figure in Europa.
Ancora una volta l’anno prossimo sarà una stagione favorevole per l’inattendibilità del Milan, l’incognita sulla Lazio. Mentre l’Inter proverà a migliorarsi e la Roma a fare passi avanti. Per la Juve bisogna invece attendere: Allegri ha chiesto ed ottenuto il rinnovamento. Come sarà il domani bianconero?
La scommessa di Ancelotti – non un folle – si basa proprio sulla mediocrità del campionato italiano che ha permesso alla Juventus di vincere 7 scudetti di fila.
Ma in campo vanno i giocatori e quando Carlo ha vinto ne ha avuti sempre top e tanti…
Siamo arrivati al dunque, De Laurentis ha giocato l’ultima carta disponibile. Rinviando ancora il giudizio della storia, dopo aver ricordato che Ferlaino impiegò 18 anni per l’impresa. Manca giusto il tempo concordato con Carletto.
Se la fortuna continuerà ad illuminare il calcio a Napoli!
PS. Attendo sempre qualcuno che mi spieghi perché a Sarri non è stato dato ciò che è ha avuto Ancelotti! (per adesso tanti soldi).
C isteria
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